Animali e inclusione

Animali e inclusione

Cani, gatti, furetti, alcune specie di invertebrati, conigli e altri roditori sono elencati nel Regolamento n. 988 del 26 maggio 2003 come animali domestici e protetti in quanto animali di compagnia da apposita convenzione europea che riconosce loro diritti insindacabili.
Sono proprio loro! Birba, Blue, Miao, Lilly, Buck e chi più ne ha più ne metta. Dai nomi più ricercati e identificativi sono i nostri animali domestici, i nostri amici pet, che faticosamente hanno visto la trasformazione di un rapporto uomo /animale da puramente utilitaristico a vera e propria relazione basata sul rispetto e sul riconoscimento da parte dell’essere umano.
Sono presenze importanti, a volte fondamentali, per allontanare la solitudine, per abbassare i livelli di stress, per supportare mancanze affettive e in molti casi per fare anche un po’ di movimento e favorire la socializzazione. Sono diventati spesso anche partner sul lavoro e nella vita, condividendo momenti belli e difficili delle nostre giornate.
Oltre ad esercitare un potere terapeutico, gli animali hanno anche un potere inclusivo: lo dimostrano le sempre più numerose organizzazioni che promuovono interventi ed attività con animali (Pet Therapy) per migliorare benessere e patologie fisiche o psichiatriche, così come la propria autostima sviluppando nuove competenze sociali.
Molto più semplicemente questa inclusione può trovare terreno fertile nelle possibili relazioni che si intrecciano tra padroni di cani al parco o durante le gare dei nostri animali, nelle mostre o nella profonda condivisione del concetto di cura che alimenta intere famiglie impegnate nella gestione dei loro inseparabili “amici”. Gli animali inoltre aiutano alcune persone con disabilità a muoversi e a gestire con maggiore facilità una vita che così diventa più piena e soddisfacente, affrontando le sfide quotidiane con più sicurezza e autonomia, favorendone l’integrazione nel mondo.
Tante persone dichiarano che il rapporto uomo/animale non dovrebbe sostituire un rapporto tra umani, cosi come tante persone non trovano accettabile che l’animale possa in qualche maniera sopperire alle mancanze di un figlio mai nato o di un amico vero perduto o una condizione di solitudine.
Ma qual è il confine che si deve instaurare nel rapporto uomo/animale?
Difficile definirlo, cosa certa è che gli animali sono esseri sensibili, capaci di dare affetto, percepire emozioni, di soffrire esattamente come noi, di esprimere sentimenti e dolore, soprattutto quando sono perseguitati o disturbati nel loro ambiente. Sono esseri in grado di donare amore e fiducia in maniera gratuita e generosa, come tante persone, a volte, non sono in grado di fare.

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