Approfondiamo il tema dell’inclusione attraverso l’articolo di Sara Rossi, DE&I specialist di Andriani Spa Società Benefit e B Corp.
Spazio a “Le note di vera inclusione”!
“le note” di una vera inclusione
Esiste un luogo, fisico ed emozionale, dove ognuno di noi può far parte di un tutto indipendentemente dalle singole differenze e senza bisogno classificarle: questo luogo è la musica.
Ascoltata, suonata, ballata, esprime forti messaggi di inclusione perché davanti alla musica siamo tutti liberi di essere noi stessi con le nostre emozioni.
Attraverso la musica ciascuno di noi esprime la propria identità e il proprio bisogno di essere parte di una similitudine conservando al tempo stesso la propria individualità.
Esistono poi l’età, l’evoluzione personale e il periodo storico di appartenenza che influiscono profondamente sulle scelte musicali, specialmente nei giovani, che attraverso la loro musica continuano a traferire agli adulti, messaggi che sono l’espressione di una ribellione del momento: disagi che non riuscirebbero ad esternare in altra maniera, denunce sul mondo e su quello che a loro proprio non va come la paura delle aspettative e il bisogno di affermarsi.
Pensate a quante parole dei testi delle canzoni canticchiamo senza nemmeno fare caso al loro significato…
Oggi rispetto a ieri, è importante sottolineare come la distanza anagrafica che ci unisce sia irrilevante; giovani e “meno giovani” corrono insieme al parco, spesso frequentano gli stessi locali. Gli uni manifestano la loro incompresa trasgressività per sentirsi parte di un mondo nel quale gli altri lottano per restarne al passo.
La nuova generazione non considera i genitori “vecchi” come un tempo succedeva e se, da un lato si atteggiano per affermale la propria individualità rispetto al mondo adulto, dall’altro cercano disperatamente in loro, comprensione e un atteggiamento empatico che li aiuti a superare le loro insicurezze ed emozioni incontrollate per stare bene.
Tutto questo dovrebbe rappresentare per gli adulti una bella opportunità per entrare in connessione con loro, ma succede spesso che questa opportunità non venga colta ma solo giudicata, o troppo spesso protetta ma non compresa.
L’inclusione, prima ancora di partire da un’accoglienza verso il concetto tradizionale di diverso, deve partire dal rispetto e l’attenzione verso il simile, unico e differente per educarlo e aiutarlo a credere in sé stesso e nelle proprie capacità.
Invitare i giovani ad esprimere liberamente il proprio pensiero è un dovere costituzionale, farlo con l’ascolto vero e la gentilezza, capace di smorzare le grida e le gestualità violente per tracciare insieme la strada verso la vera inclusione, è anche un impegno morale.
La musica potrebbe essere uno strumento per fare inclusione con i nostri ragazzi.
Note:
Mr Rain (Supereroi): “Siamo angeli con un’ala soltanto e riusciremo a volare solo restando uno accanto all’altro” “a volte chiedere aiuto ci fa paura”.
Levante ( Vivo) : “Dentro a questo pianto ho bisogno di credere di potercela fare” “Vivo come piace a me” “Vivo per la mia liberazione.”
Ultimo (Alba):”Per non sentire il peso delle aspettative” “E t’immagini se fossimo al di là dei nostri limiti, se stessimo di fianco alle abitudini e avessimo più cura di quei lividi?”
Gian Maria (Mostro)” Ma che ti sembro un mostro? Guarda che sono apposto” Che mi sono perso, ero solo distratto, stavo pensando a me”
Shari (Egoista) “Forse vorrei una ragazza normale” “ Un uomo che mi ascolti” “Forse vorrei qualcuno da amare per poi fargli del male.”
Will(stupido) “L’odio è una corrente che ci tira giù.”