I primi giorni di Agosto rappresentano, per i ceci di filiera, il momento della raccolta.

I primi giorni di Agosto rappresentano, per i ceci di filiera, il momento della raccolta.

I primi giorni di Agosto rappresentano, per i ceci di filiera, il momento della raccolta. 
Leggi l’articolo e scopri tutti i segreti dei nostri agricoltori per una raccolta perfetta! 

Il cece è la terza leguminosa da granella per importanza mondiale, dopo il fagiolo e il pisello. La superficie coltivata nel mondo è di circa 11 milioni di ettari. La maggior parte del prodotto è consumata localmente. I semi secchi sono un ottimo alimento per l’uomo, ricco di proteine (15 – 25%) di alta qualità alimentare, tra le migliori fra le leguminose da granella.

Il cece raggiunge la maturazione all’inizio dell’estate, periodo che presenta condizioni climatiche particolarmente favorevoli ad una essiccazione naturale della granella fino ai valori di umidità prossimi a 10-12%, idonei alla conservazione in magazzino. E’ bene comunque evitare di ritardare troppo la raccolta (specie la mietitrebbiatura) rispetto al valore ottimale del 11% di umidità. Un’eccessiva essiccazione della pianta e del seme può, infatti, causare perdite sia per apertura dei baccelli sia per danneggiamento/rottura dei semi nella fase di trebbiatura, specie nelle varietà con semi di grosse dimensioni.

La raccolta avviene mietendo e trebbiando in un unico passaggio la coltura con macchine mietitrebbiatrici. In questo caso è necessario attendere che la granella abbia raggiunto un contenuto di acqua pari a circa il 13%. E’ inoltre indispensabile che il terreno sia ben livellato e che la cultivar impiegata sia di tipo eretto, pena la mancata raccolta di importanti quantità di prodotto. Se la raccolta viene effettuata con mietitrebbiatrice, si devono adottare alcune precauzioni:

  • compatibilmente con lo stato superficiale del terreno, regolare l’altezza della barra falciante per quanto possibile vicino al terreno; l’impiego di barre falcianti di tipo flessibile è particolarmente consigliabile, in quanto si adattano meglio a terreni non perfettamente livellati e minimizzano le quantità di prodotto non raccolto (i legumi della parte basale della pianta);
  • per ridurre le perdite di seme per sgranatura è opportuno che le sollecitazioni meccaniche alle piante siano ridotte al minimo: adottare una velocità di avanzamento moderata (al massimo 5 km/h) e regolare opportunamente la velocità di rotazione dell’aspo (velocità periferica 20% superiore a quella di avanzamento);
  • regolare accuratamente tutti gli organi dell’apparato trebbiante: velocità di rotazione del battitore, distanza  tra battitore e controbattitore, ventilazione;
  • controllare più volte (nella fase iniziale dell’operazione, ma non prima che la macchina sia entrata in pieno regime operativo) che la trebbiatura proceda in modo soddisfacente e, in particolare, che il prodotto non subisca danneggiamenti;
  • accertare che la capacità operativa dell’apparato trebbiante sia compatibile con la velocità di avanzamento adottata e che non avvengano intasamenti interni; nel caso, ridurre la velocità di avanzamento;
  • le cautele da adottare e l’accuratezza delle regolazioni dell’apparato trebbiante devono essere tanto maggiori quanto maggiori sono le dimensioni del seme della coltura da trebbiare.

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