Mi prendo cura di te

Mi prendo cura di te

Nella nuova puntata della rubrica dedicata ai temi di D&I, approfondiamo il tema dell’inclusione attraverso le parole di Sara Rossi, D&I specialist di Andriani Spa Società Benefit e B Corp.
In queste giornate d’estate sono sempre più numerose le chiamate per malori che si manifestano a causa delle ondate di caldo insistente.
Un clima che ci impone un grande senso di responsabilità nei confronti dei nostri “amici” anziani che, meno delle persone di età più giovane, sono in grado di affrontare i malesseri che derivano dal caldo.
Una particolare attenzione va riposta nei loro confronti affinché indossino abiti leggeri e possibilmente chiari, non si espongano al sole e non sudino eccessivamente, si alimentino in modo leggero e nutriente.
Anche l’idratazione è un fattore importantissimo da tenere presente.
Ecco che allora chi si prende cura di persone anziane deve stare attento a tutti i possibili segnali di disidratazione della persona che si accudisce, segnali che se non colti, a volte posso degenerare in vere e proprie complicazioni per la salute.
Come quando eravamo bambini noi, anche le persone anziane vanno spronate a svolgere tutte quelle attività basilari per il loro benessere e, tra queste, anche il bere un semplice bicchiere d’acqua.
Cosi come un bimbo, anche il genitore anziano può rifiutarsi di bere, vuoi per pigrizia, per difficoltà a deglutire, o perché addirittura fa fatica a sostenere il bicchiere.
“Io mi prendo cura di te cosi come tu lo hai fatto con me,” semplici gesti amorevoli di attenzione che fanno sentire la persona amata e considerata e contribuiscono a sostenere la salute psichica e fisica della persona anziana.
Il ruolo dell’assistente familiare e del caregiver è fondamentale e non si limita solo a ricordare all’anziano di bere, ma lo guida e lo accompagna facendolo sentire importante e al sicuro.
Negli anziani depressi o con patologie neuro-degenerative, la situazione è ancora più complicata poiché, oltre a non avvertire certi bisogni, il caldo può farli sentire disorientati. Non dimentichiamo che possono avere difficoltà a esprimersi e/o a svolgere le più semplice attività quotidiane in autonomia.
L’attenzione e l’amore sono medicine indispensabili, ed è un dovere oltre che un piacere prendersi cura di chi un tempo ha fatto tanto per noi.
Gli anziani sono il cuore della nostra memoria, rappresentano le nostre radici, le loro conoscenze sono importanti tanto in ambito sociale che professionale, accompagnarli nelle loro difficoltà è un dovere civico e morale, sia quando sono autosufficienti, sia e soprattutto quando non sono più in grado di esserlo.

condividi su: